venerdì 6 luglio 2012

Che banca! Pura tradizione inglese.

In questi giorni sta esplodendo in tutta la sua magnificenza lo scandalo del Libor (wiki: Libor) che, nato in seno alla Barclays, sta coinvolgendo BoE ed FSA (wiki: Financial Services Authority) e chi sa quante altre istituzioni e relativi manager "creativi".

Per chi volesse approfondire, rimando ad un sito che dovrebbe essere ben informato (Bloomberg: news 2012-07-05), ad uno italiano altrettanto bene informato (Il Sole 24ore: Barclays). Ma probabilmente questo blog, che assume sempre posizioni molto schierate, chiarisce nocciolo e contesto della faccenda (icebergfinanza.finanza 2012/07/05).

Con questo anche i più convinti sostenitori della finanza anglosassone dovrebbero arrendersi all'evidenza: il Regno Unito è alla canna del gas, popolazione, Governo e sistema finanziario. Il pacchetto completo.
Tanto più dovrebbe essere chiara l'idea che le valutazioni ed i "consigli" impartiti all'Italia dalle istituzioni finanziarie anglosassoni, per esempio l'assiduo e solerte Financial Times, dovrebbero essere valutate per quello che sono: più o meno quanto i consigli del Gatto e la Volpe a Pinocchio.

Ennesima prova che questa logica dei buoni-cattivi, dei compiti-a-casa, dell'Europa-ci-guarda (... con il suo odioso corollario: Ce-lo-chiede-l'Europa) è falsa, oltre che un filo provinciale, economicamente inconsistente ed umanamente ributtante.

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